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Domande e risposte
Cos'è questo sito?
Questo sito accompagna il saggio "Mappa immaginaria della poesia italiana contemporanea" a cura di Laura Pugno (Il Saggiatore, 2021).

È uno strumento complementare al libro, un luogo dove mostrare, con i mezzi interattivi del web, le Mappe immaginarie che vi sono raccontate e spiegate.

Si rimanda, quindi, per una completa comprensione dei dati e dei grafici, alla lettura del saggio, che parte dalla domanda “È possibile disegnare una Mappa della poesia italiana contemporanea”?
Cos'è la Mappa immaginaria della Poesia italiana contemporanea?
La Mappa immaginaria della Poesia italiana contemporanea è un esperimento letterario che mira a:
- raccontare la percezione che la poesia italiana contemporanea ha di sé stessa;
- disegnare una forma o più forme possibili della poesia italiana nello spazio.

L’esperimento letterario della Mappa è di tipo descrittivo, non valoriale.

Si vogliono descrivere le caratteristiche della poesia italiana contemporanea, non esprimere giudizi di valore sui poeti/e. In un certo senso, la Mappa immaginaria della poesia italiana contemporanea è un grande gioco collettivo.
Perché disegnare una Mappa della poesia?
Perché le Mappe sono strumenti che ci permettono di organizzare le nostre conoscenze, e così facendo, di acquisirne di nuove e di approfondire quelle che abbiamo. Ricordando sempre che nessuna Mappa è il territorio.
Perché la Mappa è "immaginaria"?
Perché è fatta di immaginazioni, di percezioni, di idee, del racconto che la poesia italiana fa di sé stessa.
Il metodo seguito per la realizzazione del progetto dal gruppo di lavoro che in varie forme vi si è dedicato tra il 2018 e il 2021 è stato il seguente:
- scegliere una serie di parametri, 7, che descrivessero le caratteristiche della poesia italiana contemporanea: Affettività, Assertività, Io, Mondo, Conoscenza, Sperimentazione, Performance.
- scegliere un centinaio di poeti/e italiani/e;
- assegnare un valore in cifre a ogni parametro per ogni poeta (con l’intento di descrivere l’opera del/la poeta, non di emettere giudizi di valore).
- infine, trasformare i dati numerici così ottenuti in rappresentazioni grafiche, immagini, mappe, per vedere cosa avessero da dirci, sulla poesia e sui poeti.
Che differenze ci sono tra le varie mappe?

Le mappe sono divise in due macrocategorie. La prima, "Poeti", approfondisce la descrizione, o identikit, di ogni singolo poeta rispetto ai parametri e permette di effettuare dei confronti tra poeti. Nella seconda, "Mappe della poesia", i poeti vengono posizionati nello spazio 2D o 3D a seconda dei 7 parametri. Si ottengono così una serie di grafici e rappresentazioni visuali della poesia italiana contemporanea.

Come sono stati scelti i poeti e i parametri e da chi?

I lavori di preparazione della Mappa sono iniziati nel 2018 e sono proseguiti fino al 2021. Ia Mappa fotografa così un momento della poesia italiana contemporanea nel tempo.

Una prima giuria di 10 poeti - di tendenze poetiche, età e provenienza geografica diversa - ha selezionato 7 variabili, o caratteristiche, o parametri atti a descrivere la poesia italiana contemporanea; e un centinaio di poeti, viventi al momento della selezione, e di età grosso modo compresa tra i 30 e i 60 anni.

Compongono la prima giuria: Maria Borio, Maria Grazia Calandrone, Mario De Santis, Maddalena Lotter, Renata Morresi, Vincenzo Ostuni, Laura Pugno, Luigi Severi, Italo Testa e Gian Mario Villalta.

Quali sono e cosa indicano i 7 parametri?
Le sette categorie descrittive con cui è stata analizzata la poetica dei poeti/e sono: Affettività, Assertività, Conoscenza, Io, Mondo, Performance, Sperimentazione.

Per il loro approfondimento si rimanda al saggio "Mappa immaginaria della poesia italiana contemporanea" a cura di Laura Pugno (Il Saggiatore, 2021).
Chi ha votato i 7 parametri PER I 99 poeti?
I 46 giurati che hanno votato le 7 categorie descrittive (o “parametri”) sono:

Gian Maria Annovi, Maria Borio, Corrado Benigni, Antonella Bukovaz, Maria Grazia Calandrone, Maria Teresa Carbone, Alberto Casadei, Roberto Cescon, Tiziana Cera Rosco, Claudia Crocco, Stefano Dal Bianco, Elisa Davoglio, Ludovica Del Castillo, Mario De Santis, Tommaso Di Dio, Gabriel Del Sarto, Francesca Genti, Marco Giovenale, Matteo Fantuzzi, Federico Francucci, Michele Fianco, Giovanna Frene, Bruno Galluccio, Massimo Gezzi, Federico Italiano, Isabella Leardini, Maddalena Lotter, Franca Mancinelli, Massimiliano Manganelli, Giovanna Marmo, Giulio Marzaioli, Francesca Matteoni, Guido Mazzoni, Renata Morresi, Vincenzo Ostuni, Cetta Petrollo Pagliarani, Laura Pugno, Marilena Renda, Lidia Riviello, Luigi Severi, Italo Testa, Luca Vaglio, Sara Ventroni, Gian Mario Villalta, Lello Voce, Paolo Zublena.
Cosa rappresentano i valori numerici assegnati ad ogni poeta?
I valori numerici rappresentano la quantificazione di uno dei 7 parametri nell’opera del/la poeta. Non vogliono essere in nessun modo un giudizio sulla qualità dell'opera.

Così come, per poter disegnare una città in una mappa geografica, dobbiamo conoscere i valori di Latitudine, Longitudine e l'altezza sul livello del mare, così abbiamo raccolto 7 caratteristiche dei poeti per poterli posizionare su una mappa in 2D o 3D. La posizione del poeta sulla mappa NON è indicativa della qualità della sua poesia, ma è solo descrittiva.

Per esempio: l’indice di sperimentalità percepita della poesia del poeta XY, in una scala da 0 a 10, non è indice della qualità dell'opera (come non lo è l'essere o il non essere sperimentale), ma è un indice descrittivo. Questo indice è numerico per poterlo confrontare con gli altri/e poeti/e presi in esame, per poterlo disegnare in un quadrante spaziale dedicato alla "Sperimentazione".
Perché non c'è il poeta X?

Mappare tutti i poeti sarebbe impossibile. E ogni mappa – o molteplicità di mappe – mettendo in luce aspetti diversi, effettua, inevitabilmente, una manipolazione.

Per questo. parlando della Mappa immaginaria della poesia italiana contemporanea, parliamo di avventura, di gioco, di esperimento: per accostare al rigore ricercato nel corso di questo lavoro l’idea di fascinazione, di libertà, di esplorazione di mondi e di modi nuovi per parlare di poesia.

Un poeta a cui è stato assegnato un voto 8 è miglior poeta di uno a cui è stato assegnato un voto 4?
No. Ancora una volta: i valori numerici non sono giudizi di valore, ma quantificano una caratteristica.
Per esempio: X è stato valutato 2 per l’Assertività, Y è stato valutato 8: vuole dire che X viene percepito come meno assertivo di Y, ma questo non ci dice nulla della qualità della sua poesia.